La lunga marcia di Lucia Borsellino contro Rosario Crocetta. LA STRANA DIFESA DELLA SEUS E LA DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI CHE L’ASSESSORE IGNORA

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I bene informati spiegano che la Borsellino, per niente imbarazzata direttore generale sotto il governo presieduto da quel Lombardo indagato per Mafia e quindi assessore apparentemente silente di Crocetta, studi per succedere all’ex sindaco di Gela.

Molti confronti per la verità si sarebbero consumati sottotraccia, con la Borsellino sapientemente defilata, come per esempio sul caso Humanitas, un pasticcio dalla gentile assessore addebitato ai funzionari ma in realtà molto ben conosciuto dalla stessa, fino alle nomine dei direttori generali con alcuni impresentabili riproposti proprio per volontà della Borsellino.

Ora, al centro dello scontro c’è la SEUS, la chiacchierata società del 118 già finita nel mirino della Corte dei Conti oltre che della Procura della Repubblica.

La società, com’è noto, eredita un buco milionario proprio a motivo delle assunzioni che furono bocciate come clientelari dal Giudice contabile e che quindi i commissari del nuovo organismo di sorveglianza vorrebbero avviare sotto la rubrica del contratto di solidarietà, un’operazione prevista dalla legge che consentirebbe un recupero di economie importantissime per risanare l’azienda.

Ci si aspetterebbe che la Borsellino stia dalla parte dei risanatori, peraltro molto vicini al Presidente Crocetta, ed invece l’assessore sceglie la demagogia dei sindacati – come se non sapesse da dove vengano quelle assunzioni – e si schiera pesantemente contro Crocetta e contro coloro che hanno prospettato i tagli, esercitandosi in comunicato che sembra scritto di pugno dall’ala più radicale di chi vuole che tutto resti come prima.

Non è sfiorata l’assessore Borsellino dal dubbio che quelle assunzioni abbiano corrisposto a criteri politici e che quindi appesantiscano la società piuttosto che servire allo scopo?

Quando loda gli operatori, la Borsellino dimentica che il mancato risanamento della società porterà al mare tutti i lavoratori?

Ha mai letto la Borsellino i rilievi della Corte dei Conti.

Ma al di la del merito della specifica vicenda, sembra chiaro oramai che la Borsellino operi con una regia precisa e che l’obiettivo sia proprio il povero Crocetta.

Chi è il regista appare chiaro come chiarissimo appare l’obiettivo.

 

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