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NEL CENTRO STORICO “FARM CULTURAL PARK”

Favara diventa un distretto d’arte
Come rinasce un paesino siciliano

ARTE E CULTURA 25 gennaio 2014
di Redazione

Molto più di un progetto di riqualificazione. “Farm Cultural Park” è un distretto d’arte, il primo parco culturale e turistico in Sicilia e in Italia. La location è il centro storico di un paesino nella dimenticata provincia agrigentina, Favara, con i suoi 33mila abitanti a dieci chilometri dalla Valle dei Templi.

L’idea ambiziosa divenuta realtà si deve a una coppia di suoi concittadini, Andrea Bartoli e Florinda Saieva, rispettivamente notaio e avvocato, che hanno deciso di fare del proprio paese un centro d’arte e cultura di respiro internazionale. Tra stile contemporaneo e vecchi edifici, il complesso si compone di gallerie d’arte, spazi espositivi, residenza per artisti, librerie, alberghi d’avanguardia, scuole di specializzazione in hotellerie d’avanguardia e centri di grafica. Una boccata d’ossigeno per un paese dal quale sono più spesso quelli che vanno che coloro che arrivano.

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“Farm Cultural Park” apre i battenti a giugno del 2010 ma la sua nascita ha inizio nove anni prima, quando Andrea apre una masseria di famiglia a butera. Nel tempo, “Farm” si trasforma, cresce, fino alla decisione di investire letteralmente sul territorio e acquistare alcuni ruderi in un centro storico in preda a incuria e abbandono. Oggi, Favara si ritrova con un volto nuovo, e non più solo agli occhi dei favaresi.

Il blog britannico Purple Travel ha collocato Favara e Farm Cultural Park al sesto posto al mondo come meta turistica per gli amanti dell’arte contemporanea, a riprova che Favara non è più invisibile. “Stiamo provando a costruire un pezzo di mondo migliore – racconta Andrea Bartoli –, una piccola Comunità impegnata ad inventare nuovi modi di pensare, abitare e vivere”.

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