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CATANIA, GIRO DA 10 MILIONI AL MESE

Droga e faida nel Catanese,
colpo al clan Ercolano-Santapaola

Martedì 31 Luglio 2012 07:21 di 

Mafia, droga e un fiume di denaro sono al centro dell’operazione “Stella Polare” che ha portato alla luce un vero e proprio “outlet” degli stupefacenti attivo h24 a San Cristoforo, rione storico dei Santapaola, dove si mescolano affari e nuovi equilibri all’interno di Cosa Nostra.

Droga e faida nel Catanese, colpo al clan Ercolano-Santapaola
Seguendo fiumi di droga e soldi i carabinieri sono arrivati al boss Orazio Magrì e ai fratelli Nizza, egemoni a Librino e nella parte meridionale di Catania. Tra i vicoli di san Cristoforo, lo storico rione dei Santapaola, gli investigatori hanno scoperto un vero e proprio “outlet” delle sostanze stupefacenti in grado di fruttare, per ciascuna strada o piazza, anche 30mila euro al giorno.Saro Lombardo detto “U Rossu”, acquistava un milione di euro di stupefacenti al mese, che venivano poi rivenduti al dettaglio da uomini di fiducia e affiliati, ciascuno dei quali consegnava mensilmente anche 300mila euro. La conquista delle piazze di spaccio di San Cristoforo ha consentito, al duo “Nizza – Saro U Rossu”, una rapida ascesa nella famiglia catanese di Cosa Nostra, a danno dei “Carateddi”. Gli investigatori distinguono due fasi: la prima vede il boss Sebastiano Lo Giudice, numero uno dei Carateddi, rifornirsi dai Nizza di circa 300 chili al mese di sostanze stupefacenti. La seconda fase riguarda l’arresto di Lo Giudice, dopo il quale i Nizza hanno dimostrato di essere in grado di gestire direttamente il tondicello della Playa, lo slargo a ridosso dell’area balneare da sempre cuore della criminalità organizzata catanese. Per questo “sgarro”, dal carcere di Bicocca, dove Sebastiano Lo Giudice era detenuto, è arrivato l’ordine di uccidere Giuseppe Privitera detto “Ricciolino”, affiliato ai Nizza e nuovo gestore del Tondicello della Playa.I canali di collegamento. Saro “U Rossu” era in grado di acquistare un milione di euro di stupefacenti al mese in Campania. I carabinieri hanno documentato l’esistenza di un altro canale di rifornimento, attivato da Lombardo con la Calabria, nella zona di San Luca, notoriamente controllata dalla ‘ndrangheta. I rifornimenti erano continui e si avvalevano di camionisti compiacenti che trasportavano soprattutto panetti di cocaina, come nel caso di Antonino Coppola, autotrasportatore arrestato pochi mesi addietro. “U Rossu” è stato intercettato mentre riceveva da ogni spacciatore cifre oscillanti tra i 70 e i 300 mila euro al mese.Tutti i numeri dell’operazione. Per ricostruire la fitta rete di rapporti al centro dei nuovi equilibri della mafia militare catanese, i carabinieri hanno eseguito, in soli 3 anni, 71 operazioni nel quartiere San Cristoforo. L’enorme mole di dati acquisiti, le intercettazioni e i pedinamenti hanno consentito di documentare ogni evoluzione della Cosa Nostra etnea. Le accuse nei confronti dei dieci arrestati sono di associazione per delinquere di stampo mafioso aggravata dall’uso di armi e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione Stella Polare porta la firma del colonnello dei carabinieri Nazareno Santantonio, specialista del clan Ercolano – Santapaola, punta di diamante del comando provinciale guidato da Giuseppe La Gala. Soddisfatto il procuratore Capo Giovanni Salvi, che ha coordinato le indagini insieme ai pm Jole Boscarino e Rocco Liguori: con questa operazione la Procura ha colpito la principale fonte di sostentamento dei Nizza.

Gli arrestati sono: Giuseppe Floridia, di 38 anni, Salvatore Scavone, di 26, Rosario Lombardo, di 43, Filippo Marletta, di 21, e Giovanni Nizza, di 38. Il provvedimento è stato notificato a altri cinque indagati, già detenuti: Salvatore Nicolosi, di 37 anni, i fratelli Daniele e Fabrizio Nizza, di 34 e 37 anni, Giuseppe Privitera, di 37, e Giuseppe Sciuto, di 29. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore Giovanni Salvi e dai sostituti della Dda Iole Boscarino e Rocco Liguori.

Ultima modifica: 31 Luglio ore 13:08
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Blitz contro i Santapaola
stop spaccio a San Cristoforo
CATANIA – Il clan comprava marijuana da cosche del Napoletano per un milione di euro al mese per rifornire le piazze dello spaccio di Catania e per rifornire anche esponenti di clan storicamente rivali, con i quali erano in guerra.Era la forza economica del gruppo Ercolano-Santapaola nella gestione del traffico di droga a Catania emersa dall’ operazione Piazza Polare dei carabinieri del comando provinciale etneo sfociata in cinque arresti e nella notifica di un ordine di carcerazione ad altrettanti indagati detenuti.Cosa nostra etnea, che secondo l’accusa si riforniva anche nel Reggino, nella zona di San Luca, era in grado di gestire spacciatori che nella cassa comune del clan riuscivano a versare, ciascuno, 70 mila euro di incassi a settimana, per una media mensile di circa 300 mila euro.

Dalle indagini dei carabinieri, avviate nel 2009, emerge anche la tecnica del gruppo Ercolano-Santapaola, rappresentati da Orazio Magrì e dai fratelli Nizza, che non soltanto vendevano 200-300 chilogrammi di droga agli esponenti del clan dei Carateddi, frangia della cosca Cappello con cui erano rivali, ma gli sottraevano le “piazze dello spaccio” a Catania vendendo anche al dettaglio, a prezzi competitivi rispetto ai concorrenti, le dosi di marijuana e cocaina. Un giro vorticoso, ripreso dalle telecamere dei carabinieri, che il procuratore capo Giovanni Salvi ha paragonato a “un vero e proprio supermercato della droga”.

I contrasti sulla gestione dello spaccio di cocaina e marijuana ha fatto acuire le rivalità tra i due gruppi che è sfociato in una faida con omicidi contrapposti e la rappresaglia dei Carateddi che al furto di una piazza organizzano l’uccisione, ordinata dal carcere dal boss Lo Giudice, di un esponente di spicco dei Santapaola, Giuseppe Privitera. Omicidio sventato da investigatori. Per programmare la risposta il gotha di Cosa nostra si riunì, l’8 ottobre del 2009 a Belpasso, ma il summit fu interrotto da carabinieri di Catania.

Complessivamente nell’inchiesta sono 71 gli indagati, alcuni dei quali già arrestati in altre operazioni antidroga. Il trasferimento della droga avveniva con la complicità di camionisti: uno di loro fu bloccato da carabinieri a Catania con a bordo un chilogrammo di cocaina comprata nel Napoletano. Nella notte, oltre agli arresti, i carabinieri hanno sequestrato 512 grammi di marijuana, 404 di cocaina, 600mila euro in contanti e una pistola semiautomatica cal. 7,65. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore Giovanni Salvi e dai sostituti della Dda Iole Boscarino e Rocco Liguori.

Gli arrestati sono Giuseppe Floridia, di 38 anni, Salvatore Scavone, di 26, Rosario Lombardo, di 43, Filippo Marletta, di 21, e Giovanni Nizza, di 38. Il provvedimento è stato notificato a altri cinque indagati, già detenuti: Salvatore Nicolosi, di 37 anni, i fratelli Daniele e Fabrizio Nizza, di 34 e 37 anni, Giuseppe Privitera, di 37, e Giuseppe Sciuto, di 29.

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