Botta e risposta tra il Giornalista ed il Sindaco sulla questione dell’accoglienza dei minori migranti

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,  25 Gennaio 2017

ACCOGLIENZA
Il «Parco dell’Etna» servirà per l’identificazione e i primi controlli dei piccoli non accompagnati. Sarà gestito dalla cooperativa Freedom di Siracusa

Bronte, l’ex albergo cambia vita

Sarà un centro per minori migranti

L’albergo Parco dell’Etna di Bronte chiude i battenti per diventare «Centro di primissima accoglienza di 60 minori stranieri non accompagnati (Msna)», per identificazione e primi controlli dopo gli sbarchi, che si aggiungerà a due «Centri di seconda accoglienza» in corso di attivazione da parte del Comune e di un privato, per 30posti. A breve sorgerà pure una «Casa famiglia per 12 minori disagiati».

L’oramai ex albergo è stato preso in affitto dalla cooperativa Freedom onlus di Siracusa (da due anni gestore d’un centro per minori stranieri a Priolo Gargallo) che lo sta adeguando per l’accreditamento regionale. L’inizio dei lavori è stato comunicato al comune di Bronte; che ha fatto sopralluoghi per i pareri necessari all’autorizzazione.

Per i circa 30 posti dei due centri di secondo livello, il Comune starebbe valutando appartamenti nei pressi della caserma del Corpo forestale, il privato, invece, punterebbe all’accre­ditamento d’una casa in zona Santissimo Cristo.

I minori saranno in carico ai servizi sociali comunali, la cui delega è mantenuta dal sindaco Graziano Calanna.

La cooperativa Freedom, come per Priolo Gargallo, potrà aprire il centro di primo livello dopo la stipula d’una convenzione con il comune, previa delibera della giunta, ed opererà, ovviamente, in tandem con i due di secondo livello. Quello comunale è stato affidato alla cooperativa Iride di Scordia, gestore dello Sprar di Bronte (sede che ospita 22 richiedenti asilo, attiva dal 2014 e dall’attuale amministrazione prorogata al 2019).

Per ogni minore in carico, lo Stato erogherà un contributo di 45 euro, per cui con 90 posti a Bronte si creerebbe un indotto annuo di quasi 1,5 milioni di euro: il comune ne ha impegnati già 407 all’anno per il biennio 2017-2018. Nella provincia etnea, Bronte (20mila abitanti) con un sistema d’accoglienza per 90 minori stranieri sarà secondo soltanto a Catania (300mila abitanti), che ne conterebbe circa 400 ed ha avuto, in un recente passato, difficoltà finanziarie per l’insufficienza dei contributi statali; ma tale ipotesi sarebbe stata superata dai nuovi criteri d’accoglienza, in Sicilia stabiliti da due decreti del Presidente della Regione. [Luigi Putrino]

 

Risposta del Sindaco

 

https://www.youtube.com/watch?v=pgojilrJ9jI

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