Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04493
Atto n. 4-04493
Pubblicato il 10 settembre 2015, nella seduta n. 503
CATALFO , GIARRUSSO , SANTANGELO , BERTOROTTA , GAETTI , CIOFFI , BULGARELLI , PETROCELLI , TAVERNA , MORRA , FATTORI , CAPPELLETTI ,MORONESE , BLUNDO , DONNO , PUGLIA , ENDRIZZI – Al Ministro dell’interno. -Premesso che:
la legge n. 189 del 2002 ha istituito il Sistema di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati (SPRAR) e ha costituto presso il Ministero dell’interno il Fondo nazionale per le politiche e i servizi per l’asilo (FNPSA), al quale possono accedere gli enti locali che prestano servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiari;
il 4 settembre 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 30 luglio 2013, emanato dal Ministro dell’interno relativo alla presentazione delle domande di contributo per l’FNPSA;
tale Fondo costituisce il finanziamento per la realizzazione di progetti d’accoglienza da parte degli enti locali in seno al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati nel triennio 2014-2016;
considerato che a quanto risulta agli interroganti:
da fonti di stampa (“Sudpress” del 24 marzo 2015) si evince che, alla pubblicazione del citato decreto ministeriale, il Comune di Bronte (Catania) decide di presentare richiesta per ottenere i finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche e i servizi per l’asilo;
con la delibera di Giunta n. 87 dell’11 ottobre 2013, viene indetto un avviso pubblico di manifestazione d’interesse per la partecipazione alla co-progettazione del “programma territoriale di accoglienza integrata da inserire nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) per il triennio 2014-2016”;
l’avviso è rivolto a organismi del terzo settore: cooperative, consorzi, associazioni, fondazioni con seguenti requisiti: pregressa esperienza di “almeno quattro annualità negli ultimi 10 anni compreso l’anno corrente” in centri aderenti alla rete degli SPRAR; un’attività prestata non inferiore a 1.500.000 di euro; disponibilità a prestare una quota di cofinanziamento (anche in beni o servizi) in misura non inferiore al 25 per cento del progetto;
considerato inoltre che:
i tempi di presentazione per l’accettazione delle proposte sono stati fissati per 5 giorni dalla pubblicazione dell’avviso (“Sudpress” del 24 marzo 2015);
a dicembre del 2013, con determina n. 138, il Capo della IV Area registra che alla scadenza dell’avviso è pervenuta un’unica istanza da Sol. Calatino Soc. Coop.;
nella seduta di consiglio n. 8 del 18 febbraio 2014 viene presentata l’idea progettuale per la realizzazione dello SPRAR al Consiglio comunale dal presidente della società Sol. Calatino;
la medesima seduta si conclude con l’approvazione di un documento presentato dai consiglieri contrari alla realizzazione dello SPRAR;
in data 30 aprile 2014 la Giunta comunale invece, tramite propria delibera, approva lo schema di convenzione per la gestione e rendicontazione del progetto SPRAR;
in data 10 ottobre 2014, con la delibera n. 93 la Giunta comunale approva ufficialmente lo schema di convenzione da stipulare con Sol. Calatino;
in data 17 novembre 2014 la convenzione viene registrata all’ufficio delle Entrate;
considerato infine che:
la Sol. Calatino Soc. Coop risulterebbe coinvolta nell’inchiesta denominata “Mafia capitale” in merito alla gestione degli appalti del CARA (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Mineo (“Sudpress” del 24 marzo 2015);
da fonti di stampa (“Il Sole-24 ore” del 6 giugno 2015) si apprende che sarebbe iscritto nel registro degli indagati il Presidente della Coop citata,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo, nell’ambito delle proprie competenze, non intenda attivarsi, affinché venga fatta chiarezza sui criteri di assegnazione dei finanziamenti al progetto presentato dal Comune di Bronte, in particolare relativamente ai criteri stringenti di partecipazione presenti nell’avviso pubblico;
se il citato termine dei 5 giorni sia coerente con la disciplina degli appalti di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni e se rispetti i principi di concorrenza, proporzionalità, trasparenza, imparzialità ed economicità;
se risulti che l’impresa aggiudicataria, anche in considerazione degli recenti fatti di cronaca che coinvolgono il CARA di Mineo sia in regola con la certificazione antimafia.
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GESTIONE SPRAR
L’affare degli SPRAR, Bronte e l’avviso di coprogettazione
Quello della poca trasparenza nell’affido e nella gestione dei centri di accoglienza dei migranti pare non essere un problema relegato al solo Cara di Mineo e ai comuni ad esso consorziati. Focus di SUD di oggi è Bronte. Denominatore comune, anche qui, Sol. Calatino e Paolo Ragusa,
Ci sono le gare d’appalto aggiudicate con il minimo ribasso all’unico partecipante (cfr. Caso Mineo) e poi ci sono le assegnazioni dirette, in barba a qualsivoglia legge di trasparenza ed evidenza pubblica. In mezzo, Sol. Calatino e Paolo Ragusa.
Quest’ultimo caso è quello che riguarda l’affidamento e la gestione dello SPRAR realizzato a Bronte: un affare da un milione e mezzo di euro ed oltre, assegnato a Sol. Calatino senza alcuna gara d’appalto che consenta ai cittadini di sapere come sono spesi i soldi pubblici.
Promotore e sponsor del progetto: Paolo Ragusa.
I fatti.
Alla pubblicazione da parte del Ministero dell’Interno del Decreto Ministeriale, il Comune di Bronte decide di presentare richiesta per ottenere i finanziamenti del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi per l’Asilo. Così, con una delibera di Giunta (la n° 87 del 11 ottobre 2013 che alleghiamo), viene deciso di indire un avviso pubblico di manifestazione d’interesseper la partecipazione alla co-progettazione del “programma territoriale di accoglienza integrata da inserire nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) per il triennio 2014-2016″.
Tempi di presentazione delle proposte molto ristretti: cinque giorni dalla pubblicazione dell’avviso.
I requisiti.
L’avviso è rivolto a “organismi del terzo settore”: cooperative, consorzi, associazioni, fondazioni. Requisiti fondamentali sono:
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pregressa esperienza di “almeno quattro annualità negli ultimi 10 anni compreso l’anno corrente” in centri aderenti alla rete degli SPRAR
-
un’attività prestata non inferiore a 1.500.000 di euro
-
disponibilità a prestare una quota di cofinanziamento (anche in beni oservizi) in misura non inferiore al 25% del progetto.
Al punto 10 dell’avviso si legge anche:
“dal presente avviso non deriva nessun accordo di tipo economico. La presentazione della candidatura e l’adesione al tavolo di co-progettazione non impegna l’Amministrazione nei confronti dei partecipanti”.
A dicembre del 2013, con determina n°138, il Capo della IV Area Biagio Meli registra che alla scadenza dell’avviso è pervenuta un’unica istanza: l’unico partecipante è la Sol. Calatino Soc. Coop.
Nel febbraio 2014 l’idea progettuale per la realizzazione dello SPRAR viene presentata al Consiglio Comunale, pronta per essere approvata. A presentare il progetto in aula consiliare Paolo Ragusa in persona, presentato al Consiglio dal vicesindaco Saitta e dal consigliere Scalisi.
In aula monta la protesta: i consiglieri di minoranza Triscari e Spanò chiedono la parola e manifestano il loro dissenso. Ribadiscono come sarebbe stato più giusto confrontarsi con il Consiglio e con i cittadini, perché il tema dell’accoglienza dei migranti coinvolgerebbe l’intera comunità brontese. Dissensi anche nella scelta del luogo destinato all’ospitalità dei migranti: un ex carcere fatiscente che l’Amministrazione aveva già deciso di dismettere. I malumori arrivano al culmine quando i consiglieri apprendono che anche il Presidente del Consiglio Comunale fosse all’oscuro del progetto.
Ma anche Paolo Ragusa, così come il vicesindaco e il consigliere Scalisi, deve far fronte a diverse rimostranze. Forte la critica del consigliere Spanò che nel suo intervento fa riferimento ai fatti di cronaca che hanno avuto e hanno al centro il consorzio Sol. Calatino e la mala gestione dei centri d’accoglienza a Mineo.
Ragusa glissa la risposta e invita i consiglieri a “evitare mistificazioni”.
La seduta di consiglio si conclude con l’approvazione di un documento presentato dai consiglieri contrari alla realizzazione dello SPRAR.
Con lo stop dal Consiglio, la storia dello SPAR di Bronte ritorna in Giunta ed è un susseguirsi di delibere: il 30 aprile 2014 la Giunta Comunale approva e fa propria la proposta redatta dalla Area I – Serv. Affari Generali.
Allegato al documento, la proposta di Convenzione redatta da Sol. Calatino che – con qualche accorgimento – viene approvata e fatta propria dall’Amministrazione.
Il 18 settembre arriva l’ok ufficiale dal Ministero: il progetto SPRAR viene inserito in graduatoria e ottiene un finanziamento di 1.588.247 euro.
Il 10 ottobre, con la delibera n°93 il Comune approva ufficialmente lo schema di convenzione da stipulare con Sol. Calatino nella figura di Paolo Ragusa.
Il 17 novembre la convenzione viene registrata all’Ufficio delle Entrate.
Il 20 novembre l’impegno di spesa.
E così un avviso pubblico per la co-progettazione si è di fatto trasformato in affidamento diretto.
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Consiglio Comunale con discorso di presentazione Paolo Ragusa