I casalesi al Cannizzaro

ospedaleingresso_e

Il famigerato clan camorristico dei Casalesi aveva messo le mani sull’appalto del servizio di pulizia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania.

E’ riuscita nell’intento, in quella che sembra sempre più essere la SpA globale di Mafia-Camorra e Ndrangheta, grazie alla Co.lo.coop.

Nel novembre del 2013 la DDA di Napoli aveva condotto a termine un’operazione anticamorra portando tra gli altri in carcere tale Pasquale de Feudis, di 66 anni, con la gravissima accusa di avere ottenuti appalti nella sanità del casertano grazie all’intervento della camorra.

Addirittura, le indagini permettevano di appurare che il Presidente di una delle commissioni di gara che si era occupato di uno degli appalti incriminati era stato minacciato con la pistola per aggiudicare il servizio alla Co.lo.coop appunto gestita da de Feudis e presieduta da Ranieri Fiore, anch’egli indagato.

Dopo la notizia di quegli arresti l’allora commissario del Cannizzaro si attivava presso le Prefetture competenti e la Magistratura per conoscere quale fosse il grado di coinvolgimento della società cooperativa e per decidersi sul da farsi.

Ora, giunge notizia che la cooperativa in questione sarebbe stata raggiunta da interdittiva antimafia e quindi come tale sarebbe impossibilitata a continuare qualsiasi rapporto con la pubblica amministrazione.

Sorgono tuttavia alcune domande, alle quali probabilmente giungerà risposta nei prossimi mesi ad opera dell’autorità giudiziaria.

Ed infatti, la ditta cooperativa Co.la.coop si è aggiudicata l’appalto al Cannizzaro agendo lecitamente oppure, come accertato a Caserta, anche a Catania ha operato con la violenza?

Le autorità competenti, soprattutto quelle amministrative, non compirono alcun accertamento sulla cooperativa e soprattutto su suoi rappresentanti che pare già in passato avessero avuto problemi con la giustizia?

Da novembre 2013, quando è stata eseguita l’operazione della DDA di Napoli, ad oggi la cooperativa incriminata ha continuato a percepire il corrispettivo dall’ospedale Cannizzaro mantenendo il servizio?

E ancora oggi la Co.lo.coop mantiene in essere il contratto di appalto?

Si tratta di una vicenda inquietante che merita approfondimento e che rende evidente come qualsiasi presidio dell’amministrazione sia in Sicilia esposto al rischio delle infiltrazioni mafiose.

Categorie: Uncategorized | Lascia un commento

Navigazione articolo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Powered by WordPress.com. di Contexture International.

Scopri di più da Nunzio Spanò da Bronte

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading