Crisi despar duemila in piazza

DOMANI SIT-IN DAVANTI LA PREFETTURA DI CATANIA

La vertenza Aligrup si scalda, 2mila lavoratori scendono in piazza

aligrup

15 ottobre 2012 – C’è attesa per i 2mila dipendenti Aligrup, la società catanese leader dei punti vendita a marchio Despar, la cui trattativa per l’affitto del ramo d’azienda sembra essere infinita.Prossima tappa domani in occasione della grande manifestazione che si terrà davanti la prefettura di Catania e giovedì, perché il prefetto di Palermo ha dato la propria disponibilità alla convocazione di un tavolo, al fine di potere ascoltare la voce dei lavoratori per sensibilizzare l’opinione pubblica in una vicenda così delicata che sta colpendo migliaia di famiglie su tutto il territorio siciliano.

I sindacati, dopo il rinvio al 5 novembre prossimo da parte della sezione fallimentare del Tribunale di Catanaia, sperano che si faccia chiarezza sulle aziende interessate all’affitto del ramo d’azienda di Aligrup, che al momento vede, la Coop che fino a qualche mese fa avrebbe dovuto acquisire il 70% dei negozi, sospesa. Nel frattempo altre società si sono fatte avanti tra tutte ErgonAbateArena,RomanoPalermo Discount, pronte, secondo i sindacati, a concludere la trattativa: “Circolano voci sempre più insistenti – dichiara Marianna Flauto, leader della Uilctus Sicilia – del ritiro di Supercoop Sicilia Srl dalla trattativa e dell’ingresso di altre società che rischiano di spezzettare in tanti piccoli nuclei l’azienda.

 

Ed in tale contesto viene accreditata una posizione in capo alla richiamata sezione fallimentare che ritiene le proposte, fino ad oggi formalizzate, non sufficienti avendo le stesse una copertura inferiore al 40% della posizione debitoria dell’azienda e che sarebbe dunque necessario ed auspicabile il rientro nella trattativa da parte di Supercoop Sicilia Srl per portare ad una più ampia copertura del debito”. 

Il problema, infatti, sarebbe proprio la sospensione di Coop. Attualmente, infatti, la trattativa per l’affitto del ramo d’azienda riguarderebbe solo 21 negozi su 40. Questo perché la precedente trattativa con Coop prevedeva che il 70% dei punti vendita andassero a Supercoop Sicilia e il restante 30% alle altre aziende interessate. Adesso invece il rischio è quello di escludere dalla trattativa circa 20 negozi.

La notizia ha gettato nel panico i lavoratori che ogni giorno vedono i punti vendita sempre più vuoti, con il rischio della svalutazione dei punti vendita. Intanto giovedì scorso la notizia della chiusura del negozio di ‘Termini Imerese’ e del ‘Centro Sicilia’ di Catania. I dipendenti del punto vendita del Palermitano venerdì scorso, in segno di protesta, sono saliti sul tetto del punto vendita.

Poi la notizia dell’accoglimento della cassa integrazione a rotazione per i 14 dipendenti coinvolti: “Noi dipendenti chiediamo di conoscere il nostro futuro e soprattutto di sapere cosa dire alle nostre mogli, ai nostri mariti e , quello che ci fa più male, ai nostri figli. Chiediamo l’intervento delle istituzioni a qualsiasi livello e ai mass media la maggiore visibilità possibile.

Sappiamo  bene che non siamo gli unici a patire l’insicurezza del futuro, ma non per questo  dobbiamo essere in ombra. Ricordiamo che la Repubblica Italiana è fondata sul Lavoro. Martedì 16 dalle 9.00 in poi scenderemo davanti la Prefettura di Catania protestando civilmente e chiedendo alle massime Autorità  di non essere lasciati soli. Non molleremo disposti a tutto per difendere il nostro duro e faticoso lavoro”.

E’ prevista infatti, per domani, una manifestazione di tutti i lavoratori Aligrup davanti la Prefettura di Catania: “Vogliamo certezze – dichiara a BlogSicilia Toni Fiorenza, segretario provinciale Fisascta Cisl Catania -. Ormai si procede solo con dei rinvii che gettano nel panico tutti i lavoratori, in questo modo si rischia di far fallire l’azienda. Speriamo che domani il prefetto si dimostri sensibile e accolga le nostre istanze di incontro. Se Coop non si decide ad acquisire, che si faccia da parte perché sta rischiando di essere la causa del fallimento dell’azienda”.

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