E come farete a completare le liste?

Verso le elezioni regionali

L’Udc mette al bando indagati e condannati. Nessuno spazio in lista

D'Alia

6 agosto 2012 –  L’Udc “ripudia” indagati e condannati per reati di mafia. La direzione regionale del partito di Casini, riunitasi a Palermo la scorsa settimana ha deciso di fissare regole rigide nella scelta dei candidati da inserire nelle liste per le regionali.

“Nella formazione delle liste – spiega in una nota il segretario Gianpiero D’Alia – la nostra attenzione sarà massima. Nelle nostre fila non troveranno posto gli indagati o i condannati per reati di mafia. Tutti i nostri candidati dovranno sottoscrivere il Codice di autoregolamentazione approvato dalla commissione parlamentare Antimafia e l’ancor più rigoroso Codice etico, adottato dall’Udc siciliana alcuni mesi fa, ispirato a quello messo a punto da alcune forze sociali dell’Isola.  E’ evidente che senza questo impegno da parte dei candidati, non c’è alcuna candidatura”

Quanto alla campagna elettorale, aggiunge D’Alia “abbiamo deciso di invertire la rotta rispetto alle competizioni degli anni passati, puntando su una maggiore sobrietà, doverosa di fronte alle difficoltà che vivono tanti italiani e tanti siciliani. Privilegeremo – prosegue – la comunicazione su Internet anche per far conoscere i capisaldi del nostro programma a un numero più vasto possibile di cittadini-elettori”.“L’imminente campagna elettorale – conclude il segretario regionale Udc – segnerà una fase di passaggio epocale per la nostra terra che mai come in questo momento ha bisogno di legalità, risanamento e sviluppo”.

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