24 Settembre 2011
Nella giornata dedicata alle scuole
Alunni ciceroni durante la Sagra
Le scolaresche della Provincia di Catania che, come ormai da consolidata tradizione, parteciperanno il 7 ottobre alla manifestazione “La scuola scende in piazza”, durante la Sagra del Pistacchio 2011, troveranno i compagni di Bronte pronti e preparati a spiegare loro caratteristiche e storia dei più importanti monumenti locali. L’iniziativa si propone innanzitutto di avvicinare i giovani brontesi al patrimonio storico-artistico, di far guardare la città agli studenti con occhi più attenti e preparati, fino a trasformarli in vere e proprie piccole guide, impegnate nel compito di valorizzare i beni culturali della città, socializzando con con i coetanei delle scuole-ospiti, le conoscenze in loro possesso. Questo l’esito del vertice organizzato dal sindaco Firrarello e dal suo vice Salvia, alla presenza dei dirigenti di tutti gli istituti scolastici di Bronte.
Nel dettaglio il progetto prevede che gli studenti diventino “apprendisti Ciceroni” grazie ad alcune lezioni, tenute dai docenti della scuola, finalizzate a sviluppare il senso di appartenenza alla comunità, affinare il gusto estetico e l’interesse verso le testimonianze artistiche del territorio, nonché potenziare il senso civico. «Sentiamo il dovere – hanno affermato il sindaco e l’assessore – di ringraziare il mondo della scuola, per l’impegno profuso dagli insegnanti nell’educazione e l’istruzione della collettività, nella difesa dell’ambiente, nella tutela del patrimonio artistico e monumentale di Bronte». «La manifestazione “La scuola scende in piazza” – ha aggiunto Firrarello – ideata anni fa dal prof. Mario Fioretto è certamente fra le più belle della nostra Sagra».
«Si tratta – ha aggiunto la professoressa Tiziana D’Anna, dirigente del II circolo didattico di Bronte – di una iniziativa che, nell’ottica dello spirito di collaborazione con l’Amministrazione, nel comune obiettivo di valorizzare le ricchezze storico-culturali della città, è connotata da una grande valenza educativa e permette agli alunni della scuola di sentirsi soggetti attivi nelle iniziative che coinvolgono la comunità”.