Appalti, per l’imputato Cicero si chiederà la riapertura del
dibattimento
Antonio Fiumefreddo, difensore di Giuseppe Cicero,
l’avvocato amministrativista imputato a Catania nel processo di secondo grado
per l’appalto del nuovo ospedale Garibaldi, durante l’udienza in programma
domani davanti alla prima corte d’appello presenterà istanza di riapertura del
dibattimento.
Lo ha annunciato lo stesso legale di Cicero – assolto in
primo grado dall’accusa di corruzione aggravata e aver favorito la mafia –
aggiungendo che solleverà “il caso, appreso solo in questi giorni, del
collaboratore, o ex collaboratore, di giustizia Calogero Pulci che, ancorché
sia stato interrogato per ben 5 volte dalla Procura etnea, rilasciando
dichiarazioni relative anche all’affaire dell’Ospedale Garibaldi, non è stato
mai presentato al processo né mai le sue dichiarazioni sono state versate in
atti, come la legge avrebbe imposto”. “Il collaborante, infatti – dice
Fiumefreddo – non venne ritenuto attendibile dal procuratore del tempo Mario
Busacca, il quale nondimeno, a giudizio della difesa, non avrebbe potuto non
produrre le dichiarazioni del pentito”.
Fiumefreddo chiederà alla corte che “siano acquisiti i
verbali degli interrogatori di Calogero Pulci e che siano sentiti in aula,
oltre al Pulci, anche i magistrati oggi in pensione Vincenzo D’Agata, Mario Busacca
e Giacomo Scalzo, all’epoca dell’audizione del Pulci ai vertici dell’ufficio
della Procura e quindi responsabili della gestione del processo “Garibaldi”.
Fonte live sicilia del 3/3/2011